SPRING IS COMING!

 

 

 

27 marzo 2013

Giornata mondiale del teatro U.N.E.S.C.O.

 

 

CRATere

“della ripetizione differente”

anteprima

 

 

 

 

 

 

Il seminario “HORTUS CONCLUSUS” condotto dal maestro Jurij Alschitz che si apre oggi in occasione della “Giornata mondiale del teatro” al Centro per la cultura di Merano con la conferenza “The year of Stanislawskij” per la Commissione Europea Educazione e Cultura, è l'apertura tematica di CRATere 2013.

“HORTUS CONCLUSUS”, il giardino - dentro e fuori, interiore e nel mondo - è una delle metafore che attraversa le varie edizioni di CRATere dalla prima nel 2010. “Il faut cultiver notre jardin!” infatti conclude il Candide di Voltaire che era stato il testo dello spettacolo “Candide o il bastardo” di Teatrino Clandestino. Nel 2010 la compagnia aveva allestito l'ingenuo, “bastardo”, di Voltaire nel garage del liceo Pascoli di Bolzano appena inaugurato.

Nel 2013 il già regista di Teatrino Clandestino Pietro Babina, impegnato nel nuovo progetto artistico “Mesmer Artistic Association”, tornerà sul luogo “del delitto” per CRATere in un workshop con gli studenti all'interno della ricerca “E.C.O” acronimo di “Electronic Cooperation Online”.

E.C.O. era stato presentato sempre a CRATere, nel 2011 sottotitolato “della differenza”, presso il Centro Trevi di Bolzano in una giornata intitolata “Scuola e non scuola”, seguito del convegno dell'anno precedente in collaborazione con Intendenza, Istituto Pedagogico e Università dal titolo “Chiudiamo le scuole”. Questo attraversamento della scuola, dopo la giornata all'Eurac dal titolo “META: architetture, umane” per CRATere 2012 “della memoria”, si ritrova all'Università di Bolzano il 22 maggio 2013 in conclusione del festival.

CRATere quindi, attraverso la metafora del giardino, memore della “cultivation theory” del sociologo Gerbner, secondo cui le menti della nostra società sarebbero “coltivate” dai media secondo schemi sempre più riduttivi, trova un centro di riflessione nella scuola e nella possibilità di intenderla autenticamente come liberazione delle coscienze, anche rovesciando schemi e tecnologie, proprio nelle generazioni della "realtà aumentata".

La città si attraversa invece, come “giardino esteso”, con il progetto di quartiere a Merano, insieme a giovani e ragazzi dei centri giovani e lavoratori della fabbrica MEMC, con la compagnia Codice Ivan, che nel 2010 aveva aperto il festival CRATere con un progetto arstistico realizzato appositamente - che ancora prosegue - sul tema del festival ovvero “della rivolta”. Nel 2013 Codice Ivan tematizza l'anomia, ovvero il rapporto con il luogo pubblico, la piazza in un capitolo del progetto “The City of Happiness”, la felicità è posibile? Il percorso prende le mosse ad aprile trovando realizzazione in CRATere nella prima settimana di maggio.

Dall'“HORTUS CONCLUSUS” all'“HORTUS DIFFUSUS”, arte e teatro come vie evolutive, per un'amanità a più dimensioni, cura del giardino personale e sociale, co-costruzione, ovvero alternativa, differenza, rivolta rispetto alla coltivazione delle menti come ripetizione, abitudine, obbedienza.

Le produzioni dell'associazione Teatro Pratiko con teatri di silenzio, “Pesciolino” e “Storia di Uno”, e con Casa Basaglia, “L'apocalisse degli animali”, saranno presentate pure a maggio.

I primi passi di CRATere 2013 da un giardino, quello dei ciliegi di Cechov con Jurij Alschitz, preparano una nuova fioritura, ritrovando semi gettati in un cratere... SPRING IS COMING!

 

 

 
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