"CRATere atelier"
SPRING!
Venerdì 21 marzo 2014 presso il "Babylon OPEN atelier" in via Macello 9 a
Bolzano è stata presentata una lunga primavera, una stagione triennale...
CRATere piccola rassegna di arte, umanità e teatro si intitolava nel 2013
“SPRING IS COMING!”. CRATere diventa atelier “a cielo aperto”, in una
stagione triennale 2014/2016.
Il titolo della stagione con l’associazione culturale Teatro PraTIKo è “outside”,
per sottolineare l’eterotopia di un’attività che negli anni si è connotata
per essere “fuori luogo”…
META è progetto di mediazione e viene presentato come piattaforma che
accoglie la ricerca e l’azione sul territorio,
l’orizzonte temporale è quello del 2020 fissato a livello europeo come
limite di verifica dei tentativi di rilancio e sostegno di attività di
valorizzazione e promozione socioculturali.
"Babylon atelier" nasce come progetto espositivo di Nazario Zambaldi,
aperto all'esterno dal 2012 come osservatorio sulla città con associazioni
e artisti,
tra gli altri nel workshop internazionale di architettura partecipata per
il quartiere Vintola con lo studio Raumfabrik di Thomas Demetz, con BZ
1999 e le Psicomacchine di Sandro Ottoni,
con immagini e suoni di ArtiColate, Davide Ottoni, Mike Fedrizzi,
Controfase e Satelliti, TCZ TheComfortZone, Stefano Bernardi, Salto
rivista di partecipazione online .
Ora è sede della fase primaverile in cui si organizza dal 2014 CRATere:
"CRATere atelier"
progetti, laboratori, workshop, cantiere di "lavori in corso"
Ad autunno la seconda fase:
"CRATere festival"
presentazione delle produzioni, tavole rotonde, esposizioni
Gli appuntamenti a maggio e giugno si muovono intorno a tre date con
workshop, tavole rotonde, co-working tra artisti, architetti, insegnanti,
istituzioni, scuole.
venerdì 9 maggio
"quartiere"
a partire dal lavoro inaugurato con il workshop internazionale di
architettura gira[SOLE:SONNEN]blume http://gssbworkshop.wordpress.
si introduce il tema del quartiere, come periferia, territorio,
distretto...
L'areale ferroviario, il quartiere PIANI-BOZNER BODEN in cui l'atelier si
colloca
si apre a workshop, discussioni, approfondimenti a scuola, muovendo dai
progetti per il futuro e la riqualificazione degli spazi
venerdì 30 maggio
"rete"
un progetto realizzato nel 2003 tra Bolzano e Venezia, intitolato "PANTA
REI tutto scorre"
con giornate al Centro Trevi di Bolzano dedicate al fiume Adige e ai
Magazzini del Sale di Venezia, crea la premessa per le "vie d'acqua"
che insieme alle "vie di ferro", ferrovie in particolare, creano lo sfondo
del tema del secondo incontro, "rete",
pure nella declinazione virtuale affrontata con artisti e esperti nella
conferenza "META: la realtà aumenta?"
in CRATere nel 2013 presso la LUB Libera Università di Bolzano
venerdì 13 giugno
"casa"
il terzo incontro immagina la casa come dimora, rifugio,
albergo, dai rifugi militari in cui si è fatto teatro nell'edizione 2012
di CRATere
passando per le "case sugli alberi" verso la montagna, in rifugi dove
organizzare una nuova resistenza
rilanciando su un progetto che si vorrebbe realizzare nella fase autunnale
"CRATere festival"
In occasione di "CRATere atelier" viene presentato il concorso
"SCANDALO!"
riprendendo il titolo di una delle performances realizzata nelle vie di
Merano con il Teatro Basaglia e Teatro PraTIKo per Asfaltart!
viene indetto un concorso con il compito di creare “inciampo” (significato
letterale della parola “scandalo”) alla vita quotidiana della città,
nei luoghi pubblici attraversati dalla routine, dall’anomia, dalla
quotidianità più o meno dormiente.
Eterotopia è un termine
coniato dal filosofo francese Michel Foucault per indicare «quegli spazi
che hanno la particolare caratteristica di essere connessi a tutti gli
altri spazi,
ma in modo tale da sospendere, neutralizzare o invertire l'insieme dei
rapporti che essi stessi designano, riflettono o rispecchiano».
Eterotopico è, per esempio, lo specchio, in cui ci vediamo dove non siamo,
in uno spazio irreale che si apre virtualmente dietro la superficie ma
che, al contempo, è un posto assolutamente reale,
connesso a tutto lo spazio che lo circonda. Un altro esempio di eterotopo
è il cimitero, unione/separazione simbolica della città dei vivi e dei
morti, «l'altra città in cui ogni famiglia possiede la sua nera dimora».
Come sono eterotopie teatri, cinema, treni, giardini, collegi, camere
d'albergo, manicomi, prigioni...